Lecce, 3 agosto 2022 – Adesione compatta dei lavoratori della Supermonte allo sciopero proclamato dalla Fiom Cgil. Oltre il 90 per cento dei lavoratori oggi impegnati nello stabilimento ha deciso di astenersi dal lavoro per otto ore. Alla base della protesta il mancato pagamento delle ore lavorate nei mesi di maggio e giugno ai dipendenti richiamati dalla Cassa integrazione per lavorare su alcune piccole commesse.

“I lavoratori hanno risposto nel miglior modo possibile al tentativo della direzione aziendale di mettere il bavaglio al sindacato”, dice il segretario generale della Fiom Cgil Lecce, Ciro Di Gioia. “Oggi, a maggior ragione, ribadiamo quanto denunciato nel comunicato sindacale e nel comunicato stampa di ieri. Ci sono lavoratori, alcuni tra i manifestanti di oggi, che ancora non hanno ricevuto la retribuzione per le ore lavorate nel mese di maggio. Mentre la totalità dei dipendenti non ha ricevuto alcun compenso per le competenze di giugno. Eppure in base agli accordi firmati il 25 luglio scorso in Confindustria, l’azienda si era impegnata ad erogare gli stipendi di maggio e giugno entro quella settimana successiva, ossia entro il 31 luglio. Un impegno che al momento non è stato ancora mantenuto. I lavoratori della Supermonte, come tutti i lavoratori del mondo, hanno una dignità. Attribuire a questo sindacato l’eventuale danno di immagine per la proclamazione di uno sciopero è grave. La Fiom non contesta infatti il diritto dell’azienda di richiamare i lavoratori in cassa integrazione: piuttosto auspica che ciò avvenga con sempre maggiore frequenza. Ciò che rivendichiamo con forza è un tema fin troppo ovvio, ossia che i lavoratori vengano pagati regolarmente e puntualmente per il lavoro svolto. Questa è la precondizione per ogni tipo di relazione sindacale seria e propositiva. Di certo non giovano alla correttezza delle relazioni sindacali accuse infondate di dire il falso, le minacce di querele o peggio ancora il tentativo di scaricare sulla Fiom l’eventuale danno di immagine della società. Nessuno, men che mai questa organizzazione sindacale, ha intenzione di danneggiare l’azienda Supermonte. Di più: tutelando i suoi lavoratori, la Fiom tenta di salvaguardare il futuro dell’impresa, gli investimenti ed i livelli occupazionali. Piuttosto l’immagine della società dipende dalla sua capacità di mantenere impegni assunti anche formalmente. Noi siamo disponibili ad intraprendere un confronto sindacale serio capace di dare prospettive e rilanciare l’azienda. La speranza è che questa disponibilità sia reciproca”.