Lecce, 3 settembre 2022 – Cambia l’azienda appaltatrice e scatta il licenziamento collettivo. Per 12 letturisti di Aqp il passaggio di appalto da Gest a Fimm si sta trasformando un incubo. Con una nota inviata tramite pec, la Gest ha infatti comunicato alla Filctem Cgil l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo. Alla base della decisione una motivazione che lascia perplessi: la società subentrante vincitrice dell’appalto, la Fimm appunto, vuole assumere solo 32 dei 44 addetti al rilevamento dei dati di consumo dei contatori dell’Acquedotto pugliese. Il sindacato ha immediatamente proclamato lo stato di agitazione e deciderà insieme ai lavoratori, che si riuniranno in assemblea il 7 settembre, i passi successivi: non è escluso lo sciopero ad oltranza con sit-in permanente sotto la sede della presidenza della Regione Puglia. Nel frattempo la Filctem ha già chiesto al presidente della task force Lavoro, Leo Caroli, la convocazione del tavolo di crisi. Ed ha allertato il presidente della Regione (proprietaria di Aqp), Michele Emiliano, e gli assessori regionali, Sebastiano Leo e Alessandro Delli Noci.

Dura la presa di posizione del segretario generale della Filctem Cgil di Lecce, Franco Giancane: “Acquedotto Pugliese nel momento in cui ha valutato il progetto tecnico della Fimm assegnandole il punteggio più alto si è reso conto o meno che l’azienda subentrante non aveva alcuna intenzione di assumere tutto il personale? E come si coniuga tutto ciò con le reiterate dichiarazioni da parte di Aqp, anche in presenza della proprietà, che nelle more dell’internalizzazione, presente nel suo piano strategico, i livelli occupazionali sarebbero stati garantiti? Oltre al danno i lavoratori corrono il rischio di subire la beffa, dunque, e di essere esclusi, dopo anni di lotta, dall’internalizzazione. Ciò che sta accadendo è di una gravità inaudita e getta un’ombra su chi evidentemente sapeva e ha taciuto. Vorremmo capire come sia stato possibile, riaffidare il servizio alla stessa azienda a cui Aqp ha risolto il contratto. Così come riteniamo offensivo della professionalità e lesivo della dignità dei lavoratori, che da oltre un decennio svolgono questo lavoro, pretendere di adottare un criterio di selezione attraverso un “colloquio motivazionale”. Altro non è che un criterio per dividere i lavoratori e iniziare una guerra tra poveri, dove ci sarà un unico vincitore: la Fimm. Noi non lo consentiremo. Acquedotto Pugliese si è assunta una responsabilità enorme e ha il dovere di trovare una soluzione a garanzia dei livelli occupazionali. Aqp valuti di sospendere in autotutela l’aggiudicazione dell’appalto e proceda, così come dichiarato dal presidente Domenico La Forgia ai segretari nazionali di categoria, con l’accelerazione del processo d’internalizzazione per porre fine ad una situazione che si trascina da troppi anni e che ogni volta vede calpestati e umiliati i diritti dei lavoratori. Sulla procedura di assegnazione degli appalti urge la riapertura di un tavolo per stabilire regole precise alle aziende vincitrici negli appalti. È di questi giorni l’assegnazione degli appalti dei cottimi sempre per Aqp: di fronte a bandi di gara per milioni di euro i lavoratori sono costretti a subire l’applicazione di contratti nazionali non conformi all’attività che svolgono, con grave penalizzazione economica”.

Franco Giancane, Coordinamento Letturisti Aqp Filctem Puglia