Lecce, 17 ottobre 2018 – La Segretaria Generale della Fillea Cgil Lecce, Simona Cancelli, interviene nel dibattito sulla realizzazione della Statale 275, con un articolo apparso sul Nuovo Quotidiano di Puglia: «Assistiamo con rabbia all’ennesima riproposizione della sceneggiata politica intorno alla 275. Cambiano i protagonisti ma il copione rimane lo stesso. La paventata “opzione zero” che vorrebbe rimessa in discussione la realizzazione del 2° Lotto fino a Leuca sa tanto di teatro dell’assurdo. La tragedia è che si continua a speculare su un territorio sempre più isolato, sempre più dimenticato, un territorio che non può permettersi di disperdere occasioni che creino lavoro, nel rispetto dell’ambiente e delle vocazioni naturali. Fa rabbia che chi si propone al governo come soggetto del cambiamento riproponga oggi i peggiori vizi della politica tanto contestata: litigi, divisioni, approssimazione, superficialità. Vogliamo essere chiari: se i rappresentati territoriali dei 5 Stelle sentono la necessità di riconquistare la verginità perduta davanti alla resa rispetto alla questione Tap, non sarà certo bloccando od ostacolando la realizzazione della 275. A chi oggi chiede ad Anas di fornire i dati sui flussi di traffico relativi alle arterie interessate, facciamo presente che gli stessi sono già disponibili grazie allo studio promosso dalla Cassa Edile di Lecce e realizzato da una società di rilevanza nazionale presentato poco meno di un anno fa. Uno studio basato sull’analisi dei costi benefici dell’opera, la stessa metodologia di ricerca che oggi s’invoca per giustificare il cambio di approccio rispetto alla questione Tap. Sono disponibili i dati sul traffico veicolare ma, ancor di più, sono disponibili le stime sugli effetti occupazionali che la realizzazione della 275, per il suo intero percorso, determinerebbe: 10,3 milioni di massa salari che, rielaborati sulla base del salario medio mensile percepito da un lavoratore censito presso la Cassa Edile di Lecce, sono l’equivalente di circa 1000 operai impiegati nel cantiere durante i 3 anni di stima della sua durata. Più di 300 posti di lavoro l’anno collegati direttamente alla realizzazione dell’opera rispetto al venir meno dei quali qualcuno si dovrà assumere tutte le responsabilità. Senza tener conto dell’indotto o del possibile impatto sull’aumento dei consumi nell’area interessata al cantiere il cui beneficio è stimato in 9,4 milioni di euro. I dati che s’invocano già ci sono, basta volerli utilizzare».