Lecce, 16 dicembre 2022 – “La Cgil Lecce è soddisfatta del contributo straordinario erogato dalla Regione per l’incremento contrattuale agli ex Lavoratori socialmente utili della Provincia di Lecce. Un risultato che è effettivamente frutto del lavoro di squadra, come ha sostenuto il presidente della Provincia, Stefano Minerva. Che però, nel lungo elenco di ringraziamenti per l’arrivo dei 300mila euro, dimentica il ruolo che ha giocato la Cgil di Lecce, con le sigle della Fp e prima ancora del Nidil”. Il segretario confederale della Cgil Lecce, Simone Longo, commenta così la notizia lanciata stamattina dalla Provincia di Lecce. Una vertenza sbloccata grazie alla riunione in Commissione Lavoro della Regione tenutasi due settimane fa, come richiesto proprio da Longo e dai segretari provinciali della Fp Cgil Manuela Marcucci e Paolo Taurino e dalle Rsu Cgil della Provincia.
“Senza le continue sollecitazioni di questa organizzazione sindacale, la platea degli ex lavoratori socialmente utili avrebbe rischiato seriamente di non vedersi riconosciuto l’incremento orario. I lavoratori lo sanno bene. E lo sanno bene anche il presidente Minerva, il vicepresidente Antonio Leo e il presidente della Commissione Lavoro regionale Donato Metallo. Siamo certi che si sia trattato di un refuso, o di una passeggera dimenticanza, visti il carteggio ed i solleciti telefonici che in questi anni ed in particolare negli ultimi mesi il presidente ha ricevuto dai sindacalisti della Cgil”.
Il sindacalista dunque concorda con Minerva “sulla bontà del risultato, frutto del dialogo e del lavoro di una squadra, composta secondo lui solo da Provincia e Regione, che invece proprio la Cgil ha messo insieme intorno al tavolo della Commissione Lavoro regionale. Quest’ultimo importante obiettivo raggiunto dalla Cgil, non ferma la nostra battaglia verso il pieno riconoscimento dei diritti e del salario a questa platea di lavoratori, che ha dovuto convivere per oltre 20 anni con la paura provocata dalla precarietà. Per questo rinnoviamo alla Provincia l’invito, già rivolto dinanzi al prefetto e da ultimo in Commissione, ad impegnare risorse proprie per garantire continuità a questo incremento orario. Per non ritrovarci tra sei mesi al punto di partenza, basterebbe, come da noi sottolineato in ogni sede, che la Provincia si facesse carico degli oneri riflessi (contributi), oggi a totale carico del finanziamento ministeriale, per garantire 20 ore settimanali attualmente possibili esclusivamente grazie alle risorse straordinarie della Regione”.