Lecce, 23 ottobre 2025 –Filcams CGIL e UILTuCS UIL confermano lo sciopero generale di tutti gli addetti al servizio di vigilanza armata nei presidi ospedalieri della provincia di Lecce. Venerdì 24 ottobre 2025 lavoratrici e lavoratori si ritroveranno poi in un sit-in di protesta dalle 9.30 alle 12.30 davanti alla Direzione generale della ASL di Lecce (in via Miglietta).
Una mobilitazione inevitabile, dopo mesi di segnalazioni e tavoli infruttuosi, resa necessaria da condizioni di lavoro inaccettabili che mettono a rischio la dignità dei lavoratori e la sicurezza stessa dei presidi ospedalieri pubblici.
I vigilanti in servizio presso le strutture sanitarie sono costretti a:
- turni imposti che superano abitualmente le 12 ore giornaliere;
- carichi settimanali oltre le 53 ore;
- mancato rispetto dei tempi minimi di riposo previsti dalla legge;
- negazione arbitraria dei riposi contrattuali.
A ciò si aggiunge un fatto gravissimo: la società Securpol Puglia, affidataria dell’appalto, si è dimostrata incapace di garantire la corretta gestione del servizio, al punto che diverse postazioni di vigilanza risultano frequentemente lasciate scoperte, esponendo pazienti, personale medico e operatori sanitari a seri rischi per la sicurezza. Un quadro che non solo viola i contratti e le norme di tutela dei lavoratori, ma mina la stessa tenuta del sistema di sicurezza ospedaliera nella provincia di Lecce.
Dopo il primo incontro del 1° ottobre, in cui le organizzazioni sindacali avevano presentato una proposta concreta di rimodulazione dei turni per riportare la situazione nella legalità, la società ha scelto — nel successivo incontro del 21 ottobre — di rifiutare ogni soluzione condivisa, chiudendo il confronto con un verbale di mancato accordo. “Non possiamo più tollerare che i lavoratori della sicurezza siano trattati come carne da macello”, denunciano Monica Accogli (Filcams CGIL) e Giacomo Bevilacqua (UILTuCS UIL). “Parliamo di persone che garantiscono la sicurezza dei nostri ospedali, spesso in condizioni estreme, senza riposi, con turni massacranti e con postazioni lasciate scoperte. Questa situazione è un pericolo per tutti, non solo per i lavoratori, ma anche per pazienti e personale sanitario”.
Le organizzazioni sindacali chiedono ora un intervento immediato del direttore generale della ASL di Lecce, Stefano Rossi, per aprire un confronto vero e responsabile, finalizzato a ristabilire il rispetto delle norme contrattuali, la continuità del servizio e la tutela della sicurezza collettiva. Lo sciopero del 24 ottobre sarà dunque non solo una protesta contro un sistema di sfruttamento insostenibile, ma anche un grido di allarme sullo stato della vigilanza e della sicurezza all’interno delle strutture sanitarie pubbliche salentine.









