Lecce, 14 dicembre 2022 – Il congresso provinciale del Nidil-Cgil, il sindacato delle Nuove Identità del Lavoro (somministrati, collaboratori, partite Iva, lavoratori atipici in generale), ha eletto Sabina Tondo al ruolo di coordinatrice provinciale. Per la sindacalista è una conferma: era stata già eletta nel 2018 per il primo mandato e si appresta a guidare il sindacato fino al 2026.

L’elezione è avvenuta ieri al termine del Congresso provinciale che ha rinnovato Direttivo e Assemblea provinciali, alla presenza della segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi, della coordinatrice regionale Maria Giorgia Vulcano, del segretario nazionale del Nidil, Giuseppe Cillis, della responsabile nazionale del Sol (Sportello di orientamento al mercato del lavoro) della Cgil, Mariagrazia Nicita.

Laureata in Economia, Tondo ha 38 anni ed è originaria di Guagnano. Entra nel mondo della Cgil nel 2014: per tre anni infatti lavora in Filcams (categoria che difende lavoratrici e lavoratori del terziario, dei servizi e del turismo) con un progetto sullo Sportello Commercio. Tra il 2015 ed il 2017 ha collaborato con la Federconsumatori, dal 2017 con il Nidil, di cui diventa coordinatrice provinciale nel 2018. Negli ultimi anni si specializza nella tutela individuale prima come operatrice del Patronato Inca e poi come responsabile della Zona Inca di Gallipoli.

“Rappresentare lavoratori atipici spesso nel pieno della precarietà è complicato, soprattutto in un territorio come quello salentino, dove accanto al ricatto occupazionale vige il ricatto produttivo, perpetrato attraverso l’arma del contratto a tempo, di cui si abusa ad esempio nel settore dei call center”, spiega Tondo. “Non a caso tutte le vertenze nei vari call center portati avanti dal Nidil mirano alla stabilizzazione diretta con le aziende, dopo un percorso di lavoro in somministrazione, come avviene in Concentrix grazie ad un accordo della Slc-Cgil che consentirà l’assunzione entro il 2023 di altre 75 persone, oltre alle 30 già effettuate. Altrove ciò purtroppo non avviene, come in Arif, i cui dipendenti da anni vivono la precarietà delle promesse elettorali di stabilizzazione, o ancora nelle Prefetture e nelle Questure, con il precariato di Stato. Qui, in particolare nel settore dell’immigrazione, i lavoratori si sono specializzati e ora sperano nella proroga dei contratti di somministrazione, quando sarebbe più utile immaginare anche per loro forme di stabilizzazione”. Infine un cenno ad una battaglia storica del Nidil: “Nel 2023 entrerà finalmente in vigore la figura del lavoratore sportivo con diritti e tutele derivanti dalla contrattazione, una nostra vittoria a livello nazionale”.