Lecce, 2 agosto – Buona l’adesione dei lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari allo sciopero nazionale indetto per le giornate dell’1 e 2 agosto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per contestare il mancato rinnovo del Ccnl scaduto il 31 dicembre 2015. In provincia di Lecce, il 40 per cento circa degli addetti del comparto ha incrociato le braccia per l’intero turno di lavoro. Si tratta, lo ricordiamo, di lavoratori che svolgono la propria attività armati e che rischiano quotidianamente la propria vita per garantire la sicurezza e per tutelare gli utenti. Sono circa 800 le guardie giurate interessate alla vertenza solo a Lecce e provincia, oltre a un gran numero di lavoratori del settore.

Nella mattinata di oggi, sindacati e lavoratori hanno protestato sotto la sede della Prefettura a Lecce. I segretari generali provinciali Mirko Moscaggiuri (Filcams Cgil), Carmela Tarantini (Fisascat Cisl) e Antonella Perrone (Uiltucs Uil) sono stati ricevuti dal viceprefetto aggiunto Mauro Papa, al quale hanno consegnato un documento in cui ribadiscono le ragioni dello sciopero. «Chiediamo un contratto adeguato, che non peggiori le condizioni dei lavoratori di questo settore», ribadiscono i tre segretari. «Purtroppo la parte datoriale – ricordano – ha chiesto di sottoscrivere un contratto che penalizza chiaramente gli addetti di questo settore, prevedendo riduzione del trattamento di malattia e del periodo di comporto anche per l’infortunio, flessibilità selvaggia gestita unilateralmente dalle imprese, riduzione del riposo giornaliero in mano alle imprese, riposo settimanale nella media dei 14 giorni e possibilità di spostarlo oltre il 14° giorno, aumenti salariali insignificanti. Tutte proposte irricevibili. Al contrario, noi tutti chiediamo più sicurezza, maggior rispetto dei lavoratori in appalto, e soprattutto maggior dignità per un lavoro spesso invisibile».