Lecce, 21 settembre 2018 – Un tavolo di crisi regionale, all’inizio della prossima settimana, cercherà di dirimere una partita politica e sindacale assai complicata. Per effetto della legge regionale 43 del 13 dicembre 2013, tutti i locali che offrono occasioni di gioco (dai centri scommesse alle sale giochi fino alle rivendite di gratta e vinci) non otterranno il rinnovo della licenza se saranno collocati a meno di 500 metri da alcuni luoghi sensibili: scuole, centri per anziani, parrocchie.

Emanuele Sozzo, segretario provinciale della Filcams Cgil Lecce

In provincia di Lecce sono interessati circa 200 punti vendita autorizzati dall’Agenzia dei Monopoli in 69 comuni, tra negozi che accettano scommesse, punti di raccolta, corner. In Puglia complessivamente le attività sono 1.016 per un numero di lavoratori diretto pari a 2.800 posti, ai quali aggiungere addetti alle sale bingo, punti di concorsi a pronostico, punti vendite a scommesse e per le lotterie. In totale a livello regionale i lavoratori coinvolti direttamente sono 13mila (al netto di quelli impiegati nell’indotto in aziende di pulizia, impiantistica, manutenzione, cancelleria, consulenti). Un esercito di circa 20mila lavoratori appesi al filo della speranza.

Giovedì sera si è svolto in Prefettura un incontro sollecitato dalle denunce dei sindacati, in primis della Filcams Cgil, che ha sollevato il problema relativo ad uno dei simboli del gioco in città: la Sala Bingo di via Trinchese, che impiega 76 persone. “Sono a rischio molti posti di lavoro”, dice il segretario provinciale della Filcams, Emanuele Sozzo. ” Siamo soddisfatti dell’esito dell’incontro tenutosi in Prefettura. Il tavolo ha recepito la nostra richiesta: ora prefetto e questore a livello regionale cercheranno di fare pressioni sulla Regione per ottenere una proroga dell’ormai imminente entrata in vigore del ‘distanziometro’, prevista il 20 dicembre. Serve una moratoria di almeno due anni, indispensabile per non mettere in crisi non solo l’azienda, ma l’intero settore. Di più: occorre discutere il testo della norma che fissa paletti troppo stringenti. E’ fondamentale definire una legge che tuteli i cittadini dai rischi del gioco, ma anche le aziende serie ed i lavoratori”.