Di seguito riportiamo l’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno (ed. Salento) con le dichiarazioni di Rosa Savoia, segretaria generale della Flc Cgil Lecce, sull’ipotesi di rivedere e allungare il calendario scolastico.
“La revisione del calendario scolastico è di difficile applicazione, specie al Sud. E rischia di svalutare il lavoro fin qui fatto da docenti e ragazzi”. La segretaria generale della Flc Cgil Lecce, Rosa Savoia, è critica sull’idea del presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, di protrarre le lezioni fino a giugno per “recuperare mesi persi”, come ha spiegato il deputato di Centro Democratico Alessandro Fusacchia dopo le consultazioni di mercoledì. Il sindacato stoppa tutto.

Il calendario scolastico di solito chiude i suoi 200 giorni di lezione nella prima decade di giugno, per lasciar spazio poi agli esami di terza media e alla maturità. “Stupisce che sia stato fatto un discorso del genere, tipico di chi non conosce il mondo della scuola”, dice Savoia. “Sembra che tutti i sacrifici di questi mesi, condotti da studenti e lavoratori scolastici siano stati vani. È come se la didattica a distanza non sia stata scuola”. Eppure con la Dad (didattica a distanza) c’è il rischio alto della dispersione scolastica. Specie per i ragazzi delle famiglie che non hanno strumenti adeguati alla Dad: “Questo è un dramma serio, che riguarda un terzo degli studenti”, spiega la sindacalista. “Non è prolungando il calendario scolastico che si risolve il problema. Faccio tra l’altro presenti le condizioni di lavoro e di studio nelle scuole meridionali: nei giorni più caldi dell’anno si vuol far tornare i ragazzi in classi senza aria condizionata, spesso prive di tende, con turni mattutini e pomeridiani per evitare assembramenti. Il tutto per una quindicina di giorni, per avere poi quale risultato? Non credo che sia un’ipotesi realizzabile”.
C’è anche il problema della contemporaneità degli esami: “Siamo in forte ritardo sulla maturità. E se l’approccio alla scuola del nuovo governo è la revisione del calendario scolastico, allora si parte male, perché significa sminuire il lavoro, spesso doppio e triplo, condotto dai docenti in questi mesi per assicurare la didattica a distanza e, a volte anche in contemporanea, quella in presenza”.
Ce n’è anche per il governatore Michele Emiliano e la sua delibera sulla scuola “on demand”. Il 22 febbraio è in programma lo sciopero regionale alla prima ora per contrastare la “didattica a scelta”: ieri i segretari regionali hanno illustrato la piattaforma rivendicativa per evitare la proroga di una delibera che lascia libera scelta alle famiglie tra Dad e presenza. Infine la questione vaccini: al personale scolastico sono state destinate le dosi Astrazeneca, impossibili da somministrare agli over 55. Un’altra scelta della Regione molto contestata da lavoratori e sindacati.