Lecce, 29 gennaio 2020 – Oggi all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce si è svolta una partecipata assemblea sindacale organizzata dalla Fp Cgil Lecce. Al centro della discussione il rinnovo del Contratto collettivo nazionale (clicca qui per avere maggiori informazioni sul rinnovo) di medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale. Hanno partecipato: il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo; il segretario generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi; i coordinatori della Fp Cgil Medici e dirigenti SSN Lecce, Diego Grasso e Agnese Stefanelli; il coordinatore Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN Puglia, Antonio Mazzarella; il segretario nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN Andrea Filippi.

Il rinnovo del contratto è una svolta storica, perché pone per la prima volta tutti i dirigenti delle professioni sanitarie sotto la tutela di un unico contratto che prevede gli stessi diritti per tutti i lavoratori. Questo contratto valorizza la dignità dei lavoratori pubblici e riporta la salute del cittadino al centro della contrattazione.

Per il segretario generale della Cgil di Lecce, Valentina Fragassi, “aver rinnovato il contratto nazionale in un periodo storico caratterizzato dalla delegittimazione dei lavoratori pubblici e nel pieno del tentativo di smantellare il sistema sanitario pubblico è stato un risultato storico. La sanità è un tema cruciale ed il diritto alla salute un diritto costituzionale da garantire in egual modo a tutti i cittadini, attraverso un efficiente sistema sanitario pubblico”.

Il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, sottolinea come “il sistema sanitario pugliese sia in fibrillazione da ormai 20 anni, caratterizzato da scelte discutibili, piani di riordino e di rientro, da tagli ed anche da relazioni sindacali non sempre corrette. In un territorio caratterizzato da liste d’attesa lunghissime, gli utenti degli studi professionali hanno come le strutture pubbliche come primo punto di accesso al sistema sanitario. Il sistema sanitario pubblico va rilanciato evitando di ingolfarlo, di alimentare le liste d’attesa e appesantire i costi degli esami in convenzione o della mobilità passiva”.

Il rinnovo del contratto nazionale porta la firma di Andrea Filippi, ieri presente a Lecce: “Il rinnovo è giunto dopo una lunga vertenza, fatta di sit-in e scioperi. Un percorso fatto di condivisione e partecipazione, in cui la linea della Fp Cgil è stata sempre dettata dalla base col coinvolgimento del comitato degli iscritti. Le giuste relazioni sindacali sono elemento principale per declinare le politiche organizzative delle strutture sanitarie e qualsiasi intervento su questo aspetto deve superare l’inevitabile conflitto tra gli operatori e tra gli operatori e i cittadini. Per questo, in un mondo del lavoro così frammentato, il primo passo è il superamento della logica divisiva a cui vogliono abituarci. Il nostro obiettivo è il ritorno ad un sistema sanitario pubblico unico: il rinnovo del contratto forse non è la soluzione, ma rappresenta un cambio di tendenza, perché ci consente di garantire partecipazione e condivisione, di riattivare una contrattazione che era ferma da 10 anni”.