Lecce, 16 aprile 2019 – Presidio con volantinaggio per chiedere al Governo di passare dalle promesse ai fatti in tema di sicurezza. Cgil Lecce, Funzione Pubblica Cgil Lecce e Silp-Cgil Lecce organizzano una manifestazione di protesta domani, mercoledì 17 aprile, in viale XXV Luglio, davanti all’ingresso della Prefettura (dalle ore 10 alle ore 12). L’iniziativa nasce dalla necessità di contrapporre ai proclami del Governo politiche concrete in tema di sicurezza.
Il cuore della protesta, come illustrato nel volantino allegato, è legato al mancato rinnovo contrattuale e alla erogazione della vacanza contrattuale da aprile che determinerà per il personale aumenti lordi automatici di appena 6 euro lordi mensili.
Il comparto è oggetto di elogi e molto più spesso di propaganda da parte della politica. Quando però c’è da investire risorse per il rinnovo del contratto la risposta è nulla. Con il presidio di mercoledì parte la mobilitazione per sensibilizzare la società civile sull’inerzia del governo rispetto al rinnovo contrattuale del comparto sicurezza.
“Il contratto di lavoro, per quel che attiene la parte economica, è scaduto da ormai 4 mesi. La coda contrattuale e la parte normativa relative al vecchio accordo non interessano evidentemente al Governo, che ancora non ha avviato un tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali. Una inerzia e un paradosso inaccettabili, che mortificano le lavoratrici e i lavoratori della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria, i quali ad aprile dovranno accontentarsi degli spiccioli relativi alla vacanza contrattuale”, fanno sapere i segretari generali delle tre sigle, Valentina Fragassi (Cgil Lecce), Fiorella Fischetti (Fp-Cgil Lecce) e Antonio Ianne (Silp-Cgil Lecce). “Non ci stiamo ad essere prigionieri di un uso propagandistico della sicurezza per fini elettorali. Il lavoro prezioso che viene svolto quotidianamente a tutela dei cittadini e delle Istituzioni merita di essere valorizzato nelle condizioni di vita, di lavoro e nel riconoscimento economico. Solo il rinnovo del contratto può restituire agli operatori di polizia piena dignità”.