La notizia appresa dai giornali, circa il pagamento a settembre della cosiddetta 14esima mensilità a pensionate e pensionati, non ci lascia tranquilli.
Anche quest’anno, quanto da noi scongiurato con nota precedente si è puntualmente verificato: sono tanti i pensionati e le pensionate della nostra provincia che, con l’assegno ordinario del mese di luglio, non hanno ricevuto quello aggiuntivo, ovvero la cosiddetta quattordicesima mensilità. In tanti si sono recati presso le nostre sedi comunali, delle leghe SPI e del patronato INCA, per presentare domanda di ricostituzione. Non solo coloro che oltre alla pensione italiana ne hanno una estera, ma anche chi ha solo una pensione e negli scorsi anni ha ricevuto il beneficio.
“Le rassicurazioni della Direzione Nazionale, circa il pagamento del dovuto nel mese di settembre, non ci fa fare sonni tranquilli. Infatti, chi si è recato in questi giorni presso le sedi decentrate provinciali dell’Istituto per chiedere spiegazioni ha avuto come risposta che si stavano effettuando le verifiche reddituali e l’assegno sarebbe arrivato con quello ordinario di agosto. Come sindacato, considerate le risposte contrastanti, abbiamo suggerito di presentare subito domanda per ricostituzione, pur essendo consapevoli di aggravare il lavoro degli uffici. In una lettera consegnata alla Direzione Provinciale dell’INPS abbiamo chiesto che il fenomeno sia monitorato, evidenziando le domanda inoltrate, dando loro precedenza nei pagamenti rispetto ad altri prodotti in lavorazione. Occorre evitare, come successo lo scorso anno, che diverse quattordicesime 2017 siano liquidate con estremo ritardo; anche se, a dirla tutta, c’è qualche pensionato che ancora attende il benedetto assegno aggiuntivo dello scorso anno”, dice Ninì De Prezzo, segretario generale dello Spi Cgil Lecce.