CHI SIAMO

Il Sindacato Pensionati Italiani (Spi-Cgil) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane aderenti alla Cgil. Organizza e tutela i pensionati di tutte le categorie del lavoro, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Proporre, aggregare, mobilitare e quando serve protestare: questo è il nostro impegno quotidiano per essere sempre al fianco di ogni pensionato e pensionata.

Lo Spi-Cgil in Italia si articola in diciannove strutture regionali, due di province autonome, centodiciotto strutture territoriali e oltre milleottocento Leghe. Le strutture ai vari livelli dell’organizzazione hanno un ruolo di rappresentanza dei pensionati e degli anziani nel territorio. Tutte sono dotate di organismi eletti democraticamente tra gli iscritti: il Comitato direttivo che è organo deliberante, la Segreteria che è organo esecutivo e, all’interno di essa, il Segretario Generale che ha la rappresentanza legale dell’organizzazione.

La Segretaria Generale dello Spi-Cgil Lecce è Fernanda Cosi. La segreteria provinciale è composta da Gioacchino Marsano ed Abramo Toma.

Il sindacato territoriale, opera nello stesso territorio della Camera del Lavoro territoriale Cgil. È titolare dei diritti di negoziazione e di confronto verso le istituzioni locali o le aziende di servizi e coordina, dirige e promuove le iniziative del sindacato con particolare riferimento allo sviluppo e alla qualificazione della vertenzialità territoriale delle Leghe.

La Lega dei pensionati è la struttura di base dello Spi-Cgil e può essere comunale intercomunale, distrettuale, circoscrizionale e di quartiere. La Lega è titolare di diritti di negoziazione e di confronto verso le istituzioni locali e le aziende di servizi di propria competenza. 

Lo Spi-Cgil è rappresentanza di pensionati e pensionate; difesa collettiva del reddito e dei diritti di cittadinanza e di welfare sociale; assistenza e consulenza individuale su pensioni pubbliche e private; informazione e formazione aggregazione e socializzazione; solidarietà, ascolto e inclusione sociale.

Potere d’acquisto delle pensioni, equità fiscale, leggi e fondi a favore delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, servizi sociali e sanitari adeguati all’aumento dell’età della popolazione, prezzi e tariffe più giusti, diritto alla casa, alla sicurezza, alla conoscenza, alla trasparenza e alla libera informazione sono tra i principali obiettivi su cui lo Spi-Cgil si batte giorno dopo giorno, offrendo tutti i servizi a tutela delle persone.

Lo strumento di cui si avvale lo Spi-Cgil è la contrattazione sociale nei confronti di governi e istituzioni nazionali, regionali e locali, svolta insieme agli altri sindacati di categoria e alla Cgil stessa, con l’idea di coniugare i diritti del lavoro con i diritti universali e di cittadinanza, per tutte le generazioni. Favorire la pratica della partecipazione alla vita sociale, politica e sindacale rappresenta per lo Spi-Cgil elemento fondamentale della cittadinanza e, insieme al gioco democratico, premessa indispensabile della società del benessere e del ben vivere. Per questo lo Spi-Cgil punta a mostrare e affermare con forza il ruolo attivo e partecipato dei cittadini anziani.

Nato nel 1948, nello stesso anno della Costituzione italiana, lo Spi-Cgil ne propugna l’attuazione e, in particolare, afferma il valore della solidarietà, promuovendo l’uguaglianza delle donne e degli uomini, in una società senza privilegi né discriminazioni, in cui siano sempre riconosciuti i diritti fondamentali della persona. Oggi, con la sua rete capillare di decine di migliaia di attivisti e volontari è a disposizione su tutto il territorio nazionale e all’estero per dare voce e risposte alle esigenze e ai diritti individuali e collettivi degli anziani che in Italia rappresentano un quarto della popolazione.

Con i suoi tre milioni di iscritti, lo Spi-Cgil è la più grande organizzazione sociale d’Europa. In Italia, si articola in diciannove strutture regionali, due di province autonome, 109 strutture territoriali e 1600 leghe. La sede centrale è a Roma, e ha compiti di direzione politica e organizzativa. All’estero  lo Spi-Cgil è presente in diciannove paesi, in rappresentanza degli anziani con pensione italiana. Lo Spi-Cgil è affiliato alla Ferpa, la Federazione europea pensionati e anziani.

Dallo Statuto della Cgil
Articolo 12 – Sindacato pensionati
Nella CGIL è costituito, a tutti i livelli, il Sindacato pensionati. Lo SPI, sindacato generale delle pensionate e dei pensionati, delle anziane e degli anziani, organizza e tutela nella CGIL i pensionati ex lavoratori di tutte le categorie e, in relazione ad ogni regime pensionistico, i pensionati di reversibilità e i pensionati sociali. La CGIL assume attraverso lo SPI la rappresentanza dei pensionati e riconosce ai problemi connessi alla loro condizione un carattere integrante rispetto ai diritti del lavoro e di cittadinanza più tradizionalmente tutelati. La CGIL coinvolge lo SPI – anche attribuendo il diritto di proposta nell’elaborazione delle proprie politiche sullo Stato sociale – e in ogni caso verifica, con il suo stesso concorso, le implicazioni delle azioni rivendicative autonomamente esercitate dal Sindacato dei pensionati e riferite alla tutela del reddito pensionistico, nelle forme previste dalla normativa di legge, alle politiche sociali e dei servizi e, conseguentemente, all’assetto del territorio ad esse collegato, alla promozione e allo sviluppo dei rapporti di comunità, al fine di tutelare, specie all’interno di progetti di integrazione sociale, la condizione e il ruolo dei pensionati e degli anziani. In questo senso, lo SPI e le sue strutture territoriali e di base promuovono e/o integrano le attività vertenziali della CGIL sul territorio, rivolte alle condizioni di vita e di riproduzione sociale dei cittadini. Ai vari livelli della Confederazione nelle negoziazioni riguardanti la previdenza, l’assistenza sanitaria e la sicurezza sociale, e il funzionamento delle relative strutture, lo SPI fa parte delle delegazioni confederali trattanti. La CGIL promuove il rafforzamento del rapporto di collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, definendone, in accordo, forme e modalità. La struttura organizzativa, gli organi direttivi e i modi della loro elezione – compatibilmente con quanto previsto all’art. 6 del presente Statuto in materia di sistema elettorale – e i compiti dello SPI ai vari livelli, oltre a quelli già indicati dal presente articolo, sono determinati dallo Statuto dello SPI stesso, in armonia con i dettati del presente Statuto. In particolare, per quanto riguarda le competenze e i poteri degli organi dello SPI, essi dovranno essere definiti in analogia con quanto stabilito al Titolo III del presente Statuto. Lo Statuto dello SPI è approvato dal suo Congresso. Il Comitato Direttivo nazionale dello SPI, con la maggioranza qualificata dei 3/4 dei componenti, adeguerà il proprio Statuto allo Statuto della CGIL approvato dal Congresso nazionale. La conformità di detto Statuto sarà determinata dal Collegio statutario nazionale che si esprime sulla congruità o meno delle singole parti e dell’insieme del testo. La dichiarata incompatibilità con lo Statuto della CGIL nazionale comporta obbligatoriamente la ridefinizione dello stesso. Al Comitato Direttivo nazionale dello SPI spetta il compito di tradurre in norme vincolanti quanto esplicitamente rinviato dal proprio Statuto e dal Comitato Direttivo nazionale della CGIL. Fermi restando i principi stabili dall’art. 8 del presente Statuto, lo SPI può esercitare le sue funzioni di Centro regolatore anche delegandole alle proprie strutture regionali, nelle forme, limiti e condizioni di revoca stabiliti dal suo regolamento, d’intesa con la CGIL.