Lecce, 21 ottobre 2020 – Le procedure di stabilizzazione non partono e i lavoratori promettono battaglia. Il personale dell’Ambito territoriale sociale di Lecce rivendica il diritto ad un contratto di lavoro stabile. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uiltucs, dopo l’assemblea dei lavoratori, hanno proclamato lo stato di agitazione.
Le Organizzazioni sindacali infatti hanno inviato nelle scorse settimane due note (il 24 settembre ed il 13 ottobre) al Comune di Lecce, ente capofila dell’Ambito sociale. Nelle lettere veniva richiesto l’avvio delle procedure di stabilizzazione, così come previsto dal Decreto legislativo 75 del 2017 per il superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni. Le due missive, in cui si richiedeva un incontro ad hoc, sono cadute nel vuoto. Da qui la proclamazione dello stato di agitazione, di cui è stato informato anche il prefetto di Lecce.
I 40 dipendenti (di cui 39 donne) svolgono un’attività di grande rilievo. Nel personale figurano 1 educatore, 1 mediatore sociale, 7 amministrativi e più di 30 assistenti sociali. In base alla legge possono essere stabilizzati nel triennio 2018/20, perché in possesso dei requisiti richiesti: essere in servizio con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione; essere stati già selezionati dalla medesima amministrazione con procedure concorsuali; aver maturato alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni. Le procedure di superamento del precariato possono inoltre riguardare, con riferimento alle amministrazioni comunali che esercitino funzioni in forma associata (quindi l’Ambito sociale), anche il personale in servizio presso le amministrazioni con servizi associati.
Il tempo per procedere alla stabilizzazione stringe, nonostante la proroga al 31 dicembre 2021. Per questo i sindacati chiedono la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato dal Comune di Lecce: “Il personale dell’Ambito svolge da anni un’attività indispensabile e di notevole rilievo sociale. Stabilizzarlo sarebbe un segnale di riconoscimento e di interesse concreto”, dicono i segretari generali territoriali Fiorella Fischetti (Fp Cgil), Fabio Orsini (Cisl Fp), Antonio Tarantino (Uil Fpl) e Antonella Perrone (Uiltucs). Lo stato di agitazione perdurerà sino al sopraggiungere di risposte concrete e in attesa della convocazione di un incontro tra sindacati, sindaco e dirigenti sei settori Personale e Servizi sociali del Comune di Lecce.