La consigliera comunale De Benedetto si dimetta. Intollerabili i suoi riferimenti ad una delle pagine più tristi della storia italiana

Lecce, 14 dicembre 2018 – L’incredibile episodio che vede protagonista la consigliera comunale di Lecce Federica De Benedetto (eletta nelle liste di Forza Italia) è emblematico del progressivo sdoganamento del fascismo e delle ideologie di estrema destra in atto nel Paese. Ma è anche il frutto della sottovalutazione del fenomeno da parte dell’Amministrazione comunale.
Il selfie scattato davanti alla scritta XMAS, e poi pubblicato su Facebook (quindi reso pubblico) con tanto di motto dannunziano e riferimento alla famigerata Decima Flottiglia Mas, dal punto di vista politico è ingiustificabile in un Paese che fonda sulla legittimità antifascista la propria Costituzione. Ancor più incomprensibile se a fare ciò è una consigliera comunale, ossia un pubblico ufficiale che ha giurato di rispettare il dettato Costituzionale.
Il gesto dimostra quantomeno ingenuità e una conoscenza faziosa della storia del nostro Paese, in particolare dei crimini di guerra e contro l’umanità di cui si macchiò la citata “Xa MAS”. Pur volendo derubricare il gesto a mera goliardata, resta il cattivo gusto e l’irresponsabilità istituzionale, che dimostra l’inadeguatezza della consigliera a rappresentare i cittadini. Tanto ci basta per chiedere alla consigliera comunale De Benedetto un atto di responsabilità vero: si dimetta.
Resta aperto anche un altro aspetto. Siamo sicuri della buona fede dell’Amministrazione Comunale nell’allestimento di piazza Mazzini. Di certo assessorato e responsabili del procedimento avranno cercato di dare un tocco di esterofilia all’addobbo natalizio. In tutto il mondo infatti “XMAS” significa “Christmas”, ossia “Natale”. A Lecce, come dimostra l’inopportuno post, questa scelta presta il fianco a strumentalizzazioni e peggio ancora al rischio di emulazione. Forse sarebbe stata necessaria una maggiore attenzione, a cominciare dell’uso di un carattere meno assimilabile alla tradizione fascista. Alla luce di queste polemiche e dei rischi qui richiamati, sarebbe opportuno che il Comune valuti la possibilità di sostituire quella scritta con una meno equivoca.
A Lecce non serve solo cambiare l’immagine della città, piuttosto è necessario incidere sulla cultura della cittadinanza. A tal proposito – pur accogliendo con sollievo la presa di posizione su questo caso da parte della presidente del Consiglio Comunale, Paola Povero – la città sta ancora attendendo un passo formale dell’Amministrazione Comunale sulla richiesta di concedere gli spazi pubblici solo a chi dichiari ufficialmente di riconoscersi nei valori dell’antifascismo.

Cgil Lecce