Lecce, 6 settembre 2018 – Ben 113 lavoratori a tempo indeterminato hanno perso da ieri il proprio lavoro. Progetto Vendita, call center con sedi a Gallipoli e Maglie, ha deciso di chiudere: da ieri porte serrate nella sede di Gallipoli. La sede di Maglie invece manterrà i lavoratori subordinati fino al compimento di alcune pratiche. Dopodiché in essa resteranno attivi soltanto i lavoratori a progetto, circa un centinaio. La procedura di licenziamento collettivo si è chiusa con un mancato accordo: oggi i dipendenti hanno ricevuto le lettere di licenziamento; domani procederanno alle pratiche per l’accesso alla Naspi (l’indennità mensile di disoccupazione).

La perdita della commessa principale (Mediaset-Premium) si è rivelata fatale. «Purtroppo quel che temevamo si è concretizzato in queste ore», dice il segretario generale della Slc-Cgil Lecce-Brindisi, Tommaso Moscara: «Abbiamo da molto tempo denunciato l’atteggiamento irresponsabile dell’azienda che, nonostante i ripetuti solleciti, si è sempre sottratta al confronto. Un atteggiamento confermato anche recentemente, quando in Prefettura, alla presenza di esponenti del governo regionale, l’azienda ha tentato di coinvolgere un altro soggetto nel proprio business. Un incontro al quale è stata preclusa la presenza dei sindacati. Sembrava aprirsi uno spiraglio, ma in realtà il tentativo, i cui contenuti restano un mistero, è caduto nel vuoto».

Slc, Fistel e Uilcom avevano proclamato uno sciopero già ad inizio giugno. In quell’occasione molte autorità politiche a vari livelli amministrativi, dal Comune al Parlamento, si erano impegnate a ricercare una soluzione: «Alla fine della partita, nonostante le passerelle, sono tutti scappati via, di ogni colore politico. Il risultato finale di quelle promesse e di quegli impegni è stata la chiusura immediata della sede di Gallipoli e il licenziamento di 113 lavoratori. Purtroppo il sindacato è stato lasciato in completa solitudine a gestire una vertenza complicatissima».