Fisac, il Congresso provinciale elegge Maurizio Miggiano nuovo segretario generale: «Primo obiettivo, il reintegro dei lavoratori Fruendo in Mps»

Lecce, 2 ottobre 2018 – Maurizio Miggiano è il nuovo segretario generale della Fisac Cgil Lecce. È stato eletto ieri dal VII Congresso provinciale di categoria, celebrato a Lecce nell’Hotel Tiziano e intitolato «Parole al Lavoro». Lo slogan ha fatto da cornice alla relazione della segretaria generale uscente, Paola Boccardo, e al dibattito che ne è seguito. Una frase che riprende il titolo del libro «Parole al Lavoro. La contrattazione al Monte dei Paschi di Siena. Un racconto lungo cinquant’anni (1968-2018)», presentato durante la giornata alla presenza di due degli autori, Antonio Damiani e Maurizio Framba (Toni Fibbi il terzo coautore).

Ai lavori del congresso hanno partecipato: la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi; la segretaria regionale della Fisac, Lia Lopez; la segretaria nazionale della Fisac, Cinzia Ongaro, oltre ai rappresentanti di Cisl e First Cisl, Uil e Uilca e del mondo bancario. Eletta ieri anche la composizione della Segreteria Provinciale. Insieme con il Segretario Generale ne fanno parte: Fernando Calosso, Oronzo Leucci, Addolorata Resta, Karin Rita Taurino. Sono stati contestualmente costituiti quattro Dipartimenti: Organizzazione (Paola Boccardo, Salvatore Cudazzo), Contenzioso e Sviluppo del Territorio (Paola Boccardo), Comunicazione (Dario Stefanelli), Pressioni Commerciali Salute e Sicurezza (Luigi Pandolfini).

Leccese di 59 anni, Miggiano proviene dal mondo del lavoro. Dopo aver lavorato nel Credito Popolare Salentino, ha seguito il destino di molti dipendenti della Banca del Salento, passando prima in Banca 121 e infine in Mps. Approda alla Fisac Cgil nel 2008. Due anni dopo entra nella segreteria provinciale e vi rimane fino all’elezione di ieri. Tra i suoi obiettivi principali c’è il reintegro dei lavoratori ex Mps transitati in Fruendo: «Una banca, che è un soggetto di diritto pubblico, non può pensare di non rispettare la legge. I lavoratori di Fruendo hanno vinto numerose cause in primo e secondo grado: hanno diritto a ritornare in Mps, che deve dare esecutività alle sentenze. La Fisac si adopererà sul territorio per coinvolgere tutte le istituzioni in modo da risolvere una questione che va avanti da ormai 4 anni».

Nel suo intervento, subito dopo l’elezione, Miggiano sottolinea come «le banche non possano più continuare a farsi guidare da un egoismo miope e di breve periodo, che mette a rischio il destino dei popoli. La bussola non può più essere il profitto a tutti i costi. Quello che è accaduto in questi anni nel settore è una prova evidente della necessità improcrastinabile di cambiare le regole di comportamento da parte degli operatori finanziari. Le rendite da capitale non possono più soppiantare il reddito da lavoro; i grandi guadagni di top manager e azionisti non possono più essere sostenuti da aziende ormai debilitate e depauperate. Di fronte ai grandi cambiamenti che hanno investito il settore, il ruolo della Fisac dovrà essere quello di gestire questa fase, presidiando il cambiamento e pretendendo chiarezza dai progetti industriali e trasparenza sulle prospettive strategiche».

Nella sua relazione, la segretaria generale uscente ha delineato i contorni della crisi che ha colpito il sistema bancario nazionale e territoriale, sottolineando un passaggio su digitalizzazione e nuovo modello contrattuale: «Sulla digitalizzazione bisogna tener presente come tutto quello che può apparire in avanzamento, un’evoluzione dal punto di vista tecnologico, non determini invece un arretramento sul piano dei diritti e delle condizioni di lavoro», dice Boccardo. «Per questo è importantissima quella che nel nuovo accordo sul modello contrattuale viene definita la dimensione contrattuale della digitalizzazione. Una fase che se non gestita può portare indietro, azzerando le battaglia e le conquiste di questi anni. Operazioni di accentramento di attività – come l’attuale accentramento del supporto operativo nella Banca Monte dei Paschi di Siena o per rimanere nel nostro territorio l’accentramento su Bari di alcune attività di DoBank – devono essere guardate con attenzione. Abbiamo già vissuto su questo territorio l’esperienza delle esternalizzazioni, dove per fortuna le cause vinte dei lavoratori di Fruendo Srl rappresentano la conferma che la discrezionalità aziendale deve fare i conti con il rispetto delle norme. Il futuro del settore dipenderà molto dalla capacità del sindacato di presidiare e governare questa fase di cambiamento, nel comparto bancario, così come in quello assicurativo e delle riscossioni».