“Caldo estremo, doppio rischio”, campagna della Fillea Cgil Lecce nei cantieri salentini

Durante l’estate l’attività informativa sui luoghi di lavoro sarà intensificata per prevenire il rischio da temperature elevate nei cantieri edili. Luca Toma: “Conoscere i propri diritti è il primo passo per esercitarli. Le imprese garantiscano condizioni per lavorare in sicurezza. Nel Salento operai più esposti per l’età media avanzata”

Lecce, 21 giugno 2023 – L’esplosione improvvisa della calura estiva è una minaccia per la salute di chi lavora all’aperto. In questi giorni, per la prima volta nel 2023, migliaia di lavoratori edili in provincia di Lecce sono esposti agli effetti del caldo afoso: operai impegnati su lavori stradali, idrici e del gas, sui tetti e nelle cave, tra impalcature e cavi. La Fillea Cgil Lecce, il sindacato che tutela i diritti dei lavoratori delle costruzioni, si conferma sindacato di strada: nelle prossime settimane, e per tutto il periodo estivo, intensificherà la presenza nei cantieri per informare i lavoratori su come intervenire in caso di colpi di calore e su come prevenirli. “Far rispettare le pause, garantire ambienti salubri e, se la temperatura reale o percepita raggiunge o supera i 35°, ricorrere agli strumenti di sostegno al reddito previsti come la cassa integrazione: sono tutti accorgimenti rispetto ai quali l’attenzione del datore di lavoro deve essere massima”, dice Luca Toma, segretario generale della Fillea Cgil Lecce, che invita le aziende ad adottare tutte le misure per prevenire i rischi sulla salute degli operai.

Il ruolo del sindacato

Il Segretario generale della Fillea Cgil Lecce, Luca Toma

La Fillea Cgil mette in guardia dai rischi dovuti all’esposizione ad alte temperature: “Tanti lavoratori sono preoccupati, ci segnalano situazioni di allarme. Serve uno sforzo comune per consentire loro di lavorare salvaguardando salute e sicurezza”, dice il sindacalista. “Purtroppo in questo periodo molte aziende hanno fretta di chiudere i cantieri per consegnare le opere. Una molteplicità di motivazioni, dall’approssimarsi della scadenza della fruizione dei bonus edilizi all’aumento dei volumi di traffico veicolare, sono alla base di questo bisogno di velocizzare i lavori, che come sempre si scarica sulle spalle di una platea di lavoratori dall’età media sempre più avanzata, quindi sempre meno capace di sopportare temperature estreme”. Prendendo un campione rappresentativo di lavoratori edili (quelli iscritti alla Fillea Lecce, che costituiscono circa un terzo dei lavoratori censiti in Cassa Edile), il 52,4 per cento degli operai salentini ha oltre 50 anni (addirittura il 18,6 per cento risulta tra gli over 60). Per tale motivo in estate la Fillea intensificherà la presenza nei cantieri per distribuire materiale informativo: “Siamo da sempre vicini alle esigenze dei lavoratori”, conclude Toma. “Conoscere i propri diritti è la condizione di partenza per poterli esercitare pienamente. Avere consapevolezza dei rischi che si corrono è il primo passo verso l’obiettivo di formare la cultura del lavoro sicuro”.

I rischi

Una grande quantità di studi scientifici associa ai cambiamenti climatici improvvisi (subitanei aumenti o decrementi delle temperature) un aumento della mortalità della popolazione esposta. Gli effetti maggiori si osservano durante ondate di calore di lunga durata (oltre cinque giorni); inoltre si è notato che le ondate di calore di inizio estate hanno un impatto maggiore sulla salute della popolazione. Il calore sottopone infatti l’organismo ad uno stress aggiuntivo per termoregolare il corpo, che sovraccarica il sistema cardiovascolare, con effetti particolari per le persone con malattie croniche o che fanno uso di farmaci. 

Caldo e lavoro

Molti lavoratori possono essere esposti a temperature ambientali elevate e quindi al rischio di sviluppare disturbi associati al caldo, soprattutto se viene svolta un’attività fisica intensa all’aperto (edilizia, cantieristica stradale, ma anche agricoltura). I gruppi professionali a rischio devono essere informati sulle misure adottate per prevenire gli effetti negativi dell’esposizione al caldo. Oltre a specifiche condizioni e patologie croniche (obesità, malattie cardiovascolari, diabete, ecc.), diversi fattori incidono sullo stress da colpo di calore: temperature dell’aria, umidità, ventilazione, tipo di abbigliamento, livello di attività fisica.

Il Decreto Legislativo 81/08

La legge pone a carico del datore di lavoro diversi obblighi in fatto di valutazione ed eliminazione dei rischi per la salute e la sicurezza. Per quanto concerne il lavoro edile è espressamente previsto che i datori di lavora debbano curare la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro sicurezza e la loro salute.

Esistono diverse misure di organizzazione del lavoro che abbattono il rischio del colpo di calore: pause programmate, programmare lavori faticosi nelle ore favorevoli, sospendere i lavori nelle ore più calde anche ricorrendo alla cassa integrazione, garantire la rotazione dei turni, prevedere la disponibilità di acqua potabile.

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