Lecce, 27 settembre 2021 – Una mattanza senza fine. Pochi giorni fa le morti sul lavoro di Celtahiri Flamur a Mancaversa e di Fabio Sicuro a Palmariggi hanno acceso un dibattito in provincia sulla insostenibilità di questo fenomeno. Oggi piangiamo la terza morte in 10 giorni in provincia di Lecce: Donato Piscopiello, pensionato di 68 anni che stava eseguendo lavori di manutenzione di un’abitazione.

Cgil, Cisl e Uil esprimono profondo cordoglio alla famiglia Piscopiello per la tragica scomparsa di Donato.

Proprio mentre giungeva la notizia dell’ennesimo lutto per il mondo del lavoro, le segreterie confederali dei tre sindacati erano riunite per affrontare il tema della sicurezza e della salute sul posto di lavoro. Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato l’intenzione di lanciare una serie di assemblee sul territorio e di organizzare una manifestazione nei prossimi giorni sotto la Prefettura, per investire del tema l’ufficio territoriale del governo e per il suo tramite anche le parti datoriali e istituzionali che hanno un ruolo nella diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro. Morti e incidenti gravi sul lavoro, rispettando le norme sulla sicurezza del lavoro, possono essere ridotti in maniera sensibile.

Nei primi sette mesi si sono registrate 13 morti sul lavoro in provincia di Lecce, alle quali si devono aggiungere i casi di agosto, con gli incidenti mortali in itinere (cioè nel tragitto tra l’abitazione e il luogo di lavoro) ed i tre incidenti di questo infausto mese di settembre. Non siamo disposti a pagare questo prezzo alla ripresa economica post-pandemia. Serve uno sforzo collettivo di tutte le parti in gioco: lavoratori, sindacati, imprenditori, istituzioni, organi di vigilanza e controllo.

Valentina Fragassi, segretaria generale Cgil Lecce
Ada Chirizzi, segretaria generale Cisl Lecce
Salvatore Giannetto, segretario generale Uil Lecce

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