Sindacati dei pensionati: “Sede Inps di Casarano, stop ad un depotenziamento che è nei fatti”

Nel territorio servito dall’Agenzia complessa, con un bacino di utenza da 300mila abitanti, avvertiti disagi per le visite di medicina previdenziale. Spi, Fnp e Uilp: “Inaccettabili le convocazioni a Lecce per visite mediche. Subito un incontro. L’assetto organizzativo dell’Istituto si basi sulle esigenze della popolazione, non del bilancio”

Lecce, 20 aprile 2021 – Le segreterie provinciali di Spi, Fnp e Uilp – che tutelano e rappresentano i pensionati – insieme alle confederazioni Cgil, Cisl e Uil sono fortemente preoccupate per la situazione di disagio che si è venuta a creare nell’Agenzia complessa Inps di Casarano. In particolare hanno suscitato malcontento e critiche nella popolazione servita dalla sede casaranese le modalità di convocazione delle visite di medicina previdenziale, tanto per i pensionati quanto per coloro che generalmente si rivolgono all’Inps. Modalità che sono dovute ad un nuovo assetto organizzativo dell’area medico-legale, che sta scontentando l’utenza e che i sindacati vogliono ridiscutere per garantire servizi adeguati ad una popolazione di oltre 300mila persone. Per questo hanno chiesto un incontro urgente in via telematica all’Inps provinciale.

“Le numerose segnalazioni pervenuteci dai pensionati e dagli assistiti denunciano procedure di convocazione per le visite mediche inaccettabili, soprattutto se riservate a una fascia di popolazione fragile e più esposta economicamente. Chiediamo che in favore degli assistiti già convocati a Lecce per le visite mediche, qualora non ancora espletate o in presenza di difficoltà di spostamento dei soggetti convocati, si proceda a una nuova convocazione presso l’Agenzia complessa di Casarano”, scrivono le segreterie in una lettera inviata al direttore provinciale dell’Inps, Marcello Amodio.

I sindacati chiedono di far rivivere il protocollo siglato tra Istituto e sigle di categoria dei pensionati nel 2017, che prevede incontri periodici per affrontare le problematiche relative ad interessi generali dei pensionati: “È opportuno che il protocollo, ancora oggi vigente, sia applicato in tutte le sue parti. Per questo chiediamo la convocazione urgente di un incontro, anche in via telematica, per discutere dei disagi e del ruolo dell’Agenzia casaranese per il territorio”, affermano i rappresentanti di Spi, Fnp e Uilp. Che avvertono un crescente disagio per il progressivo depotenziamento dell’Agenzia complessa Inps di Casarano. “Non è solo una sensazione. Il declassamento risale al 30 novembre 2018, quando l’allora presidente dell’Istituto Tito Boeri firmò il nuovo assetto organizzativo dell’area medico-legale. In questa provincia ormai, l’area medico-legale di Casarano è stata praticamente riassorbita da Lecce”.

Il modello provinciale – tradotto nel trasferimento di tre medici a Lecce, lasciando una parte delle attività ancora a Casarano (ma da svolgersi a rotazione tra medici dipendenti e medici convenzionati) – ha fin qui provocato le proteste degli assistiti: “Questa è la prova di come non sia la soluzione adeguata. La politica si impegni per la propria parte di competenza ad avviare un’attività di revisione dell’assetto organizzativo dell’Inps secondo criteri di adeguatezza rispetto alle esigenze della popolazione, non solo secondo criteri di bilancio”.