Dopo le parole di Pippi Mellone, “per arginare la deriva neofascista serve un impegno concreto delle amministrazioni”

Lecce, 13 febbraio 2020 – L’assurda uscita del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, non può passare inosservata. La Cgil ha fatto subito sentire la sua vicinanza all’Anpi Lecce, messa sotto attacco dal primo cittadino neritino, che ne ha proposto addirittura la chiusura. Immediatamente il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, ha preso posizione con un comunicato di solidarietà, che la Cgil Lecce fa suo. Così come la Cgil Lecce fa sua la proposta di Gemsundo, lanciata oggi sul quotidiano La Repubblica di Bari, di organizzare a Nardò una grande manifestazione regionale nel giorno del 75esimo anniversario della Liberazione, il prossimo 25 aprile.

 

La nostra segretaria generale, Valentina Fragassi, ha dal canto suo posto l’accento sul generale clima di intolleranza che va montando nel Paese, con una dichiarazione rilasciata sulle colonne del Nuovo Quotidiano di Puglia, in cui si pone l’accento sulla necessità di arginare “l’avanzata di sentimenti e ideologie di stampo razzista, xenofobo e omofobo”. «Nei giorni scorsi abbiamo presentato un’istanza al sindaco di Lecce Carlo Salvemini e al presidente della Provincia Stefano Minerva. Una richiesta che rilancia la proposta fatta da Anpi nel 2018 di non concedere l’utilizzo degli spazi pubblici a organizzazioni e associazioni che si ispirano ai disvalori neofascisti o razzisti». La segretaria generale del sindacato ha, inoltre, sollecitato la riunione dell’Osservatorio provinciale antifascista i cui membri sono stati designati proprio nelle scorse ore. «Siamo molto preoccupati. Questa pericolosa deriva deve essere arginata nel Salento come nel resto del Paese. E per farlo chiederemo un impegno fattivo a tutti i sindaci».
Scarica qui i documenti redatti dalla Cgil Lecce e inviati al sindaco di Lecce ed al presidente della Provincia.