Mps, in arrivo una nuova riorganizzazione calata dall’alto. Si chiedono sacrifici ai lavoratori e nel frattempo si nominano 30 dirigenti

Lecce, 11 dicembre 2019 – In data odierna si è tenuto l’incontro sul progetto “Pegaso 2” al quale hanno partecipato Luca Fattizzo e Attilio Thiery, responsabili Gestione risorse umane di Lecce-Brindisi e di Taranto, e le Organizzazioni sindacali.

Pegaso 2
Nel corso dell’incontro è stata fornita l’informativa sul progetto. La Fisac Lecce ha affrontato la questione relativa alle ricadute sul personale, in particolare alla riqualificazione professionale dei colleghi coinvolti dal cambio di ruolo e dalla mobilità, in virtù della riorganizzazione prevista. L’azienda non ha dato risposte sufficienti, ritenendo di doversi limitare alla semplice informativa. In un momento così delicato per Mps e per l’intero settore, accordi di questa natura non valorizzano l’autonomia negoziale delle Rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) sui territori, andando a pregiudicare le prerogative delle stesse nella tutela dei lavoratori. Il testo dell’accordo è carente, sia sul piano del confronto sia sul tema degli inquadramenti. Non è condivisibile, in un contesto di grande cambiamento, per due ragioni di fondo: la riorganizzazione del lavoro e le nuove responsabilità che la riportafogliazione (ossia l’assegnazione di un portafoglio clientela a nuove figure) implica a carico di aree professionali di primo e secondo livello.

Fruendo e Juliet
Il 2 e 3 dicembre scorso l’accordo “Pegaso 2” è stato illustrato nel corso direttivo nazionale della Fisac Cgil Mps. In tale occasione, la discussione si è allargata anche sul tema del bilancio e dei costi, del futuro della Banca, di Juliet (società a cui Mps ha affidato la gestione dei crediti deteriorati) e di Fruendo (a cui Mps ha esternalizzato il back-office). Sul tema dei costi, la Fisac ribadisce la contrarietà a qualsiasi ipotesi di reiterazione dei sacrifici a carico dei lavoratori, come il paventato aumento delle giornate di solidarietà dalle attuali 6 fino a 12 all’anno, con un’ulteriore penalizzazione sul Tfr. Ciò anche alla luce di scelte aziendali incompatibili con l’esigenza di riduzione dei costi, come la nomina di altri 30 dirigenti. Con riferimento a Juliet, ieri è stata aperta la procedura che consentirà di far rientrare i lavoratori precedentemente posti in distacco, grazie ad un accordo sindacale in controtendenza rispetto al precedente sulle esternalizzazioni in Fruendo, rivelatosi fallimentare anche dal punto di vista giuridico/legale. L’emergenza rappresentata dai numerosi decreti ingiuntivi sulla doppia retribuzione impone all’azienda il reintegro immediato dei lavoratori di Fruendo (tra i quali ci sono 180 leccesi) e al tempo stesso la ricerca di una soluzione condivisa dal punto di vista sindacale. Attendere su una questione già definita da molte sentenze di primo e secondo grado pone un gravissimo rischio per la situazione economica di una banca già in grosse difficoltà: non esiste una logica in questa gestione irresponsabile, e se esiste non risponde agli interessi di Mps e dei suoi lavoratori.

Il titolo sull’argomento dedicato dall’edizione salentina della Gazzetta del Mezzogiorno, sul giornale del 12 dicembre

È giunto il momento di promuovere un’azione di responsabilità che chiami a rispondere personalmente il Consiglio di amministrazione e l’amministratore delegato di Banca MPS per il loro operato. Anche le fughe in avanti su possibili scenari di aggregazioni o incorporazioni non devono prescindere dal coinvolgimento e dalla partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti i territori. Quanto accaduto in questa Banca fa riflettere sul ruolo e sulla responsabilità negoziale di tutti gli attori in campo, sia di parte aziendale sia sindacale, e mette in evidenza la necessità di allargare gli spazi di democrazia e di partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto alle decisioni aziendali. Le ragioni del profitto e della produttività dell’azienda devono andare di pari passo con la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici.

RSA BANCA MPS
SEGRETERIA PROVINCIALE
FISAC – CGIL  LECCE