Roma, 15 marzo 2019 – I lavoratori delle costruzioni scendono in piazza questa mattina a Roma per chiedere lavoro, cantieri, ripresa, futuro e un tavolo per il rilancio del settore. Otto ore di sciopero con manifestazione nazionale a Piazza del Popolo proclamate da Fillea-Cgil, Feneal-Uil e Filca-Cisl.
Oggi la segretaria generale della Fillea-Cgil Lecce-Brindisi, Simona Cancelli, è stata intervistata dal Nuovo Quotidiano di Puglia:

«In questi ultimi dieci anni gli addetti si sono quasi dimezzati. Per cui chiediamo più attenzione e maggiori investimenti, politiche adeguate e mirate a rilanciare il settore, a partire dallo sblocco delle opere e dei cantieri avviati. Qui in provincia di Lecce abbiamo l’esempio della Regionale 8, il cui cantiere è ripartito da qualche giorno dopo che è stato fermo per ben tre anni e nel frattempo circa cinquanta lavoratori sono fuoriusciti dal sistema produttivo perché non lavorano più e non hanno trovato altra occupazione. Senza dimenticare la statale 275 Maglie-Leuca, l’opera ormai emblema dei ritardi, finanziata e ferma, progettata oltre 25 anni fa ma che ancora non ha visto posata nemmeno la prima pietra».

Secondo i dati della Commissione nazionale paritetica per le casse edili, nel biennio che va dal 2016 al 2018, in Puglia le imprese iscritte alla Cassa sono passate da 9.341 a 9.090. Lecce passa da 2.378 a 2.328.

 

«È necessario un piano straordinario di riqualificazione, di recupero e di tutela del territorio. Piano importantissimo soprattutto rispetto agli avvenimenti che quotidianamente, ormai, si verificano. Penso non solo al ponte Morandi ma anche ai continui crolli nelle scuole e negli ospedali della nostra provincia. Strutture piccole per le quali è necessaria la manutenzione ordinaria», conclude Cancelli.