Assistenza sanitaria integrativa

I contratti collettivi nazionali di lavoro di alcuni settori hanno introdotto un nuovo strumento di welfare a beneficio dei lavoratori, cioè i fondi di assistenza sanitaria integrativa.

Si tratta di associazioni senza fini di lucro il cui scopo è il rimborso delle spese sanitarie sostenute dai propri associati e nascono da accordi istitutivi sottoscritti dalle Associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori.
Sono iscrivibili ai fondi tutti i lavoratori a cui si applicano i contratti nazionali che li hanno introdotti.

I costi della iscrizione sono ripartiti tra azienda e lavoratore e l’iscrizione è volontaria. I contributi a carico del dipendente vengono trattenuti mensilmente sulla busta paga. Il dipendente che voglia iscrivere anche il proprio nucleo familiare (coniuge/figli) può farlo versando un contributo aggiuntivo.

I Fondi intervengono in diverse aree quali: prestazioni sanitarie fatte con il ricorso al Servizio Sanitario Nazionale rimborsando il ticket; in caso di degenza ospedaliera, erogando delle diarie, rimborsando in percentuali variabili i costi sostenuti, attraverso l’applicazione di massimali.
I Fondi intervengono anche in caso di prestazioni sanitarie private con l’utilizzo di specifici e differenti nomenclatori tariffari.
Tra i nostri settori sono presenti i seguenti Fondi:

Faschim: per i dipendenti delle industrie chimica, farmaceutica, delle fibre chimiche, abrasivi, lubrificanti e GPL

FasG&P: per i dipendenti dell’industria della Gomma, Cavi Elettrici ed affini e   delle Materie Plastiche.

Fasie: per i dipendenti delle imprese dell’energie e petrolio, di gas e acqua, della ceramica, del vetro e lampade

Fisde: per i dipendenti del Gruppo Enel

San.Arti.: per i dipendenti delle imprese artigiane