Lecce, 1° dicembre 2021 – La mobilitazione nazionale per modificare la Legge di Bilancio è in corso anche in provincia di Lecce. Qui, come nel resto d’Italia, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil stanno incontrando delegati e lavoratori per delineare criticità e opportune modifiche alla bozza della Manovra predisposta dal Governo Draghi. Domani, giovedì 2 dicembre alle ore 10 in Cassa Edile a Lecce, i sindacati del terziario, commercio e turismo – Filcams, Fisascat e Uiltucs – organizzano un attivo unitario. Insieme ai segretari generali Mirko Moscaggiuri, Carmela Tarantini e Antonella Perrone, ci saranno anche i componenti delle segreterie confederali. L’incontro è propedeutico alla manifestazione regionale in programma a Bari il prossimo 11 dicembre in piazza Prefettura.
Il sindacato unitario giudica profondamente sbagliata ed iniqua la manovra economica, perché non fornisce risposte sufficienti per contrastare le disuguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese. La Legge di Bilancio è bocciata su cinque aspetti.
Pensioni. No a quota 102. Serve una pensione di garanzia per giovani, più sostegno a donne, ai lavoratori disoccupati, discontinui e precoci e forti incentivi per la previdenza complementare. Possibilità di pensione: da 62 anni di età; con 41 anni di contributi senza limiti di età. Migliorare Opzione donna e rafforzare l’Ape sociale estendendo la platea dei lavori gravosi e usuranti.
Fisco. Incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati. Contrastare lavoro nero, evasione ed elusione fiscale. Basta incentivi a pioggia alle imprese. Il taglio del cuneo fiscale da 8 miliardi sia usato per aumentare il potere d’acquisto di dipendenti e pensionati.
Lavoro. Servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive. Contrastare la precarietà e rilanciare il potere di acquisto di salari e pensioni. Occorre stabilizzare il lavoro e rilanciare le assunzioni nei settori pubblici, a partire da sanità e scuola.
Sviluppo. Rafforzare le politiche industriali e di sviluppo. Sbloccare gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione. Affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale. Risolvere le tante crisi aziendali ferme da troppo tempo al Mise.
Sociale. Incrementare le risorse e introdurre i livelli essenziali in vista della legge sulla non autosufficienza. Contrastare la povertà, migliorando il reddito di cittadinanza e potenziando le politiche di inclusione.

Mirko Moscaggiuri, segretario generale Filcams Lecce
Carmela Tarantini, segretaria generale Fisascat Lecce
Antonella Perrone, segretaria generale Uiltucs Lecce