Lecce, 8 novembre 2021 – Centinaia di lavoratori dell’Igiene pubblica hanno protestato oggi dopo la brusca interruzione delle trattative per il rinnovo dei Contratti Nazionali. Lo sciopero, proclamato da Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, ha avuto successo, pur garantendo i servizi minimi come da normativa. A Lecce gli operatori del settore si sono radunati per un sit-in dalle 9 alle 12 sotto la sede della Prefettura, in via XXV Luglio.

Il prefetto ha ricevuto i rappresentanti sindacali, che hanno espresso preoccupazione per l’attesa del rinnovo, ormai lunga 27 mesi. Eppure i lavoratori del comparto (circa 4mila in provincia di Lecce) hanno garantito in tutti i comuni, sfidando la pandemia, uno degli elementi essenziali di sicurezza per tutte le nostre comunità – spiegano i referenti delle sigle sindacali che hanno indetto la protesta e la giornata di sciopero.

Il sindacato ha tenacemente provato a sviluppare i temi della piattaforma e i bisogni dei lavoratori, in modo da sottoscrivere un rinnovo contrattuale di prospettiva, più coerente con l’indispensabile sviluppo industriale delle aziende. Il contratto nazionale deve essere rinnovato nelle regole e nelle tutele per gli operatori: a partire dalla clausola sociale, che va confermata e che è invece messa in dubbio dalla controparte. Da parte loro, le associazioni datoriali, sia pubbliche sia private, hanno solo mostrato atteggiamenti spesso ondivaghi e pregiudiziali, finalizzati al mero abbattimento dei costi.