Lecce, 1° settembre 2021 – È partita questa mattina la settimana di mobilitazione organizzata da Cgil Lecce e Spi Cgil Lecce per chiedere una svolta alla Asl ed alla politica su sanità territoriale e liste d’attesa. Le segretarie generali provinciali di Cgil e Spi, Valentina Fragassi e Fernanda Cosi, hanno distribuito un volantino davanti alla sede del Distretto Sanitario di Lecce, in piazzetta Bottazzi, insieme con pensionati e lavoratori iscritti al sindacato. Un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica e per rilanciare le proposte per una sanità territoriale davvero efficiente.

Prossime tappe del tour tra i luoghi della sanità provinciale sono:

  • giovedì 2 settembre: Casarano, parcheggio interno dell’ospedale;
  • venerdì 3 settembre: Gallipoli, parcheggio interno dell’ospedale;
  • lunedì 6 settembre: ospedale Panico di Tricase, in via Pio X;
  • martedì 7 settembre: ospedale di Galatina, in via Roma
  • mercoledì 8 settembre: ospedale di Scorrano, in via Delli Ponti

Tutti i sit-in sono in programma tra le 9.30 e le 12.30. Lo Spi Cgil sarà presente con il suo camper, un vero e proprio ufficio mobile per offrire assistenza previdenziale agli anziani.

Questa mattina alle ore 11, Fragassi e Cosi sono state ricevute dal direttore generale della Asl Lecce, Rodolfo Rollo, nella sede del Dea. All’incontro ha partecipato anche il segretario provinciale della Fp Cgil Lecce, Floriano Polimeno.

Ecco le rivendicazioni del sindacato:

Liste d’attesa
Programmazione condivisa che abbatta il numero delle prestazioni arretrate, in particolare per esami diagnostici e visite specialistiche.
Potenziamento degli orari di apertura al pubblico degli ambulatori, ricorrendo a prestazioni aggiuntive.

Assistenza domiciliare integrata
Organizzata da Asl e Ambiti sociali, oggi soddisfa solo il 2,3% di coloro che ne avrebbero diritto.

Domiciliarità
Potenziamento dei servizi territoriali.
Investimento di risorse finanziarie e personale per rendere esigibile il livello essenziale di assistenza (Lea).
Sperimentare case famiglia, cohousing sociale, condomini a misura di anziano.

Non-autosufficienza
Potenziamento delle reti di servizi per alleviare il carico di cura che grava sulle famiglie.

Le Rsa e le case di riposo
Ripensamento del sistema di accreditamento delle strutture, attraverso l’applicazione di criteri di qualità e sicurezza per utenti e lavoratori e il coinvolgimento nelle attività di monitoraggio e di controllo di famiglie, associazioni di volontariato e parti sociali.

La cronicità
Costituzione di un sistema di presa in carico in rete, tra medici di base e specialisti, con un ruolo centrale degli stessi nell’integrazione tra sanità territoriale, servizi sociali e ospedali.

La medicina territoriale
Va integrata con gli ospedali di comunità.
Potenziamento dei dipartimenti di prevenzione, dei presidi di medicina generale, dell’attività delle Unità speciali di comunità assistenziale (Usca).
Digitalizzazione anche a supporto delle cure domiciliari.