Tra Liberazione e Lavoro, 15 anni senza Giorgio Casalino. “Lecce e Gallipoli dedichino strade o palazzi al volto storico della sinistra salentina”

Pubblichiamo di seguito l’articolo firmato dalla segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi, apparso oggi 29 aprile 2021 sulla Gazzetta del Mezzogiorno per ricordare Giorgio Casalino (nella foto, alcuni volti storici della sinistra leccese, da sinistra Gegge Chironi, Giuseppe Calasso e Giorgio Casalino ai tempi della segreteria provinciale della Cgil), a 15 anni esatti dalla scomparsa dello storico segretario generale della Cgil Lecce, segretario provinciale del Pci e parlamentare per due Legislature.

 

di Valentina Fragassi*

Tra Liberazione e Lavoro. Esattamente quindici anni fa ci ha lasciato Giorgio Casalino. Una data, il 29 aprile, che diventa un simbolo: si colloca tra il 25 Aprile, anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista, ed il Primo Maggio. Giorgio se ne è andato idealmente cinto da lavoro ed antifascismo: praticamente i valori di una vita.

Casalino è nato a Gallipoli il 26 novembre 1919. È stato un grande dirigente politico e sindacale salentino. Ha dedicato tutta la sua vita alla difesa delle classi lavoratrici: dapprima nella Cgil Lecce, di cui è stato il segretario generale provinciale più longevo (dal 1949 al 1964), poi come segretario provinciale del Partito Comunista Italiano (dal 1967 al 1976) ed in seguito (dal 1976 al 1983) come deputato della Repubblica.

Di umili origini, partecipò da giovanissimo alla Liberazione della città di Napoli dall’occupazione nazista durante le gloriose Quattro giornate. In seguito, fu tra i maggiori protagonisti di una delle fasi più difficili del sindacalismo salentino, quella delle lotte per l’occupazione delle Terre d’Arneo, quando tra il 1949 ed il 1950 migliaia di contadini diedero vita ad un’intensa stagione di rivendicazioni sociali e sindacali: a Giorgio, sempre in prima linea, quelle manifestazioni sono costate il carcere (per essere poi riconosciuto innocente).

L’impegno diretto, la vicinanza al Lavoro, l’onestà, la coerenza di non lasciare mai solo il mondo da cui proveniva e che aveva scelto di rappresentare e difendere, portandolo sempre con sé nei successivi incarichi: questo è stato Giorgio Casalino. Questo e molto altro. È stato un uomo coerente, che non ha mai rinnegato le sue esperienze, portandole con sé dentro le istituzioni durante l’esperienza da parlamentare: il segretario provinciale che ha aperto il Pci salentino alle nuove generazioni, il segretario generale della Cgil in carcere per l’Arneo, il marinaio della Resistenza che ha contribuito a liberare Napoli, l’operaio meccanico dei cantieri navali di Gallipoli, il ragazzo umile che non ha studiato regolarmente per aiutare la famiglia.

In occasione delle recenti celebrazioni per il 25 Aprile, l’Anpi ha ideato la campagna “Strade di Liberazione”. Anche in provincia di Lecce sono stati deposti fiori sotto le targhe di vie e piazze dedicate ad antifascisti e partigiani. Una iniziativa che crediamo possa diventare una sana abitudine ed un importante mezzo per tenere viva la memoria di uomini e donne che hanno dedicato la propria vita, spesso sacrificandola, alla costruzione ed allo sviluppo della democrazia italiana. E pure per far conoscere figure come quella di Casalino, indiscusso protagonista della storia del movimento sindacale salentino, anche alle giovani generazioni e permettere loro di avvicinarsi e riconoscersi nella storia del mondo del lavoro, nelle ragioni dei più deboli, nelle speranze di riscatto e crescita sociale degli operai e dei contadini di ieri, per tenerle ancorate alle ambizioni, alle difficoltà ed alle prospettive dell’oggi.

Con questo spirito, la Cgil ha avanzato ai sindaci di Lecce e Gallipoli una richiesta ufficiale per intitolargli una via o una piazza o un edificio pubblico all’altezza del contributo dato da Casalino a questa terra. Ricordare in tal modo Casalino ci sembra naturale, non solo perché egli è stato il più longevo tra i segretari generali della nostra organizzazione sindacale con i suoi 15 anni di mandato, ma anche perché l’ha guidata in una delle fasi più difficili e gloriose della nostra storia. Spero che i sindaci Salvemini e Minerva, e insieme con loro anche altri primi cittadini del Salento, accolgano questa richiesta: sarebbe un degno e meritato tributo al contribuito dato allo sviluppo dell’intera provincia di Lecce. A cominciare dalla battaglia storica per realizzare una moderna metropolitana di superficie capace di rafforzare la rete dei trasporti provinciale, lanciata proprio da Casalino nei primi anni ’60. E che, oltre mezzo secolo dopo, sembra poter vedere finalmente la luce.

*Segretaria generale Cgil Lecce