Di seguito il testo della lettera inviata dai segretari provinciali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl sulla vertenza Oss che riguarda, solo nel Salento, 181 lavoratori precari che la Regione vuole sostituire, in piena pandemia, con altrettanti lavoratori precari. La lettera è stata inviata alla Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, e ai consiglieri regionali. Gli Oss sono in presidio permanente davanti alla Direzione generale della Asl da settimane.

“Signora Presidente, signore e signori consigliere e consiglieri regionali,
lo scorso 20 marzo, le segreterie territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil-Fpl hanno scritto alla Direzione generale, alla Direzione Sanitaria e alla Direzione Amministrativa della Asl di Lecce, al Prefetto ed al Presidente della Regione Puglia per ottenere informazioni sul mancato rinnovo degli operatori socio-sanitari con contratto a tempo determinato in scadenza al 31 marzo.
La Direzione del Dipartimento Promozione Salute con nota del 10 marzo scorso (numero di protocollo 39197, che alleghiamo) ha invitato tutti i direttori generali delle Asl pugliesi a completare le assunzioni a tempo indeterminato attingendo dalle graduatorie del concorso per Oss degli Ospedali Riuniti di Foggia. Tale procedura è stata già espletata e completata dalla Asl di Lecce.
La stessa nota nulla dice sulla possibilità che vengano prorogati i contratti in essere a tempo determinato, la cui regolarità non è mai stata messa in discussione. La missiva, richiamando l’autonomia gestionale di ogni singola Asl, sottintende che la materia del rinnovo dei contratti a tempo determinato è rinviata alla discrezionalità decisionale di ogni direzione generale.
Non si comprende pertanto, proprio in una fase della pandemia particolarmente delicata come l’attuale, per quale ragion si metta in discussione la proroga dei contratti di questi Operatori socio-sanitari. Parliamo infatti di lavoratrici e lavoratori che hanno fin qui svolto un ruolo fondamentale nella battaglia al Covid-19, qualcuno restando anche colpito dal virus.
L’orientamento che pare emergere, di una sostituzione del personale a tempo determinato a partire dal 1° aprile scorrendo la graduatoria degli idonei del concorso di Foggia da assumere anch’esso con contratto a tempo determinato, è illogico. Intanto perché contrario ad ogni norma visto che sostituisce personale precario con altri ingressi precari, ma anche perché il personale in scadenza ha acquisito competenze nell’affrontare la pandemia ed è stato già vaccinato. Anche alla luce della Task Force di prossima convocazione, siamo pienamente coscienti che la soluzione della vertenza non può che essere di natura politica ed in capo alla Regione.
Questi lavoratori sono in presidio permanente da giorni davanti alla Direzione generale della Asl di Lecce, senza aver ricevuto la solidarietà e la vicinanza di alcun rappresentante politico regionale, fatte salve rarissime eccezioni.
Vi chiediamo di esprimervi su questa vertenza con atti di indirizzo chiari da rivolgere alla Giunta Regionale, per evitare contenzioso, un’inutile guerra tra lavoratori precari e soprattutto per garantire ai pazienti Covid adeguata assistenza attraverso la proroga dei contratti a tempo almeno fino alla fine dello stato di emergenza.
Certi di un Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti”.

Floriano Polimeno (Fp-Cgil)
Fabio Orsini (Cisl-Fp)
Antonio Tarantino (Uil-Fpl)

RASSEGNA STAMPA
Lecceprima
Corrieresalentino