Letturisti Aqp in sciopero il 24 marzo. Filctem: “Riportare in Aqp la letturazione farebbe risparmiare 2 milioni di euro nel triennio”

Per Franco Giancane, coordinatore regionale Letturisti Aqp della Filctem Cgil: “Il servizio va internalizzato. Per evitare la beffa, non resta che fermarsi. Incomprensibile il silenzio dell’azionista unico, la Regione Puglia”

Una protesta dei letturisti Aqp organizzata dalla Filctem a Bari

Lecce, 19 marzo 2021 – Dopo un’assemblea online molto partecipata, i letturisti di Aqp hanno proclamato lo sciopero per il 24 marzo. E valuteranno, se ci saranno le condizioni, l’opportunità di un presidio davanti alla sede della Regione. Il loro intento è di “stanare” l’azionista unico di Acquedotto Pugliese, la Regione appunto, sulla volontà o meno di internalizzare il servizio, come promesso in campagna elettorale. Dopo anni di dure battaglie i lavoratori, i 42 lavoratori temono che approfittando della pandemia si possa compiere la beffa di pubblicare la gara d’appalto per il servizio di letturazione.

Franco Giancane, segretario generale della Filctem Cgil Lecce

“Da tempo, nei corridoi di via Cognetti”, afferma Franco Giancane, coordinatore regionale Appalto Letturisti della Filctem-Cgil, “si sussurra che è stato preparato il lavoro propedeutico all’internalizzazione del servizio, ma tutto è in standby in attesa che sia nominato il nuovo consiglio di amministrazione. Nel frattempo, Aqp ha iniziato ad attuare il progetto Smart Metering che prevede in 10 anni la sostituzione di tutti i vecchi contatori con smart meter e contestualmente sta predisponendo la gara per dare in appalto la letturazione dei vecchi contatori. Aziende, sindacato e lavoratori non possono seguire i tempi della politica, ma hanno bisogno di andare avanti”.

La Filctem-Cgil ha anche scritto al presidente della Regione, Michele Emiliano, senza però ottenere risposta: “Continua a barricarsi dietro un silenzio tombale, come se le sorti di questi lavoratori e delle loro famiglie non lo riguardassero. Purtroppo non è così, Aqp è un’azienda di proprietà della Regione Puglia e nel momento in cui assegna un appalto con il 23% di ribasso o non fa rispettare l’articolo 22 del capitolato speciale d’appalto (per il quale l’azienda appaltatrice deve farsi carico di fornire il mezzo di trasposto ai lavoratori, ndr), di fatto crea i presupposti per il dumping salariale. Fa specie che tutto questo accada nella Regione guidata dal Presidente Emiliano, da sempre dichiaratosi paladino degli interessi dei lavoratori. Ci sfugge, poi, la ritrosia a procedere all’internalizzazione del servizio, che consentirebbe ad Aqp un risparmio, nel triennio di circa 1,5/2 milioni di euro”.

Quando i continui appelli cadono nel vuoto, quando l’unica risposta delle istituzioni è il silenzio, al sindacato e ai lavoratori non resta che scendere in piazza e fare arrivare forte e chiara la propria protesta, il proprio disagio nelle torri d’avorio in cui si rinchiude il potere.