Lecce, 24 agosto 2020 – Prima la pre-intesa, poi la mancata ratifica. Per i lavoratori della Sanità privata non c’è pace. Attendono da 14 anni il rinnovo contrattuale e sono al limite della sopportazione. Questa mattina, un gruppo di lavoratori ha protestato davanti alla Prefettura di Lecce, come accaduto in ogni capoluogo d’Italia, per manifestare il proprio malcontento per una vertenza che pareva chiusa. Insieme ai rappresentanti territoriali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl c’erano anche alcuni dipendenti della “Nostra Famiglia”. Un gruppo di genitori di piccoli pazienti della struttura ha inteso solidarizzare con loro, esponendo un eloquente striscione: “Cura, amore e dedizione. Grazie a tutti gli operatori della Nostra Famiglia”. Il caso della struttura si inserisce nel solco della mancata ratifica del Ccnl (l’associazione “La Nostra Famiglia” intende uscire unilateralmente dal Ccnl Sanità privata per transitare nel contratto Rsa-Cdr, peggiorativo rispetto alla Sanità privata). I lavoratori e i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dal viceprefetto Beatrice Mariano: la Prefettura manderà una nota al presidente della Regione e al ministro della Sanità per farsi garanti del riavvio delle relazioni tra associazioni datoriali e sindacali e per promuovere una soluzione alla vertenza “La Nostra Famiglia”.
I lavoratori del comparto Sanità privata sono da tempo in stato di agitazione ed a settembre sono pronti allo sciopero generale. Si sentono irretiti dall’atteggiamento delle associazioni datoriali Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari). Il 10 giugno scorso le due associazioni hanno sottoscritto con le organizzazioni sindacali il rinnovo contrattuale per gli operatori relativo al triennio 2016-2018, per poi non ratificare l’intesa. La vertenza, aperta da 14 anni, ha visto un deciso intervento del Governo e delle Regioni per sbloccare l’impasse. “Aiop e Aris hanno avuto un atteggiamento irresponsabile. Hanno dapprima illuso i lavoratori con la firma del rinnovo, salvo poi deluderli con la mancata ratifica, nonostante le rassicurazioni del Governo e del presidente della Conferenza delle Regioni. La situazione sui posti di lavoro sta diventando esplosiva. I dipendenti vedono ancora una volta negato un proprio diritto”, sostengono Floriano Polimeno, Fabio Orsini e Antonio Tarantino, rappresentanti territoriali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl.